Ispani-Capitello (frazione) abit. 1009; alt. m 256 s.l.m.

 

Ispani con le sue due frazioni S. Cristoforo e Capitello costituisce una località particolarmente piacevole, dovuta ai siti del suo territorio. Infatti la località è compresa tra la collina sulla quale custodisce le atmosfere dell’antico abitato di S. Cristoforo immerso nei tratti abitativi e nelle consuetudini del passato e la bellissima spiaggia di Capitello, adagiata sul mare luminoso gradito ai turisti per i colori e la limpidezza delle acque, che corteggiano la sabbia gradevole. Uniti da un sentiero in pietre, costruito nel 2014 che ripercorre quello dei secoli passati. Una lunga scalinata che consente una passeggiata unica e suggestiva, con soste per ammirare il golfo compreso tra le coste di Maratea e degli Infreschi. Pura bellezza ed emozioni che prendono l’animo. Qui, ancora oggi sono ben curati gli antichi e irti sentieri che portavano sulle colline. Nel tempo passato videro la fuga trepidante degli abitanti che sfuggivano alle minacce dei predoni giunti dal mare. Per tali accadimenti si costruirono castelli e fortificazioni. Il popolo fu perciò grato a Ruggiero I nella metà dell’anno Mille, quando rese la loro esistenza meno precaria, protetta da una roccaforte. Un’opera di difesa per la costa esposta a lungo agli assalti successivi dei Saraceni. Ne è testimonianza una torre innalzata nel XVI per ordine degli Aragonesi, inserita nel sistema di difesa predisposto sul litoraneo da Gaeta a Reggio Calabria. Mare e collina, quindi, per gustare la brezza del mare e i profumi delle piante e della macchia mediterranea.

Nel 1500 fu dominio dei conti Carafa che preferirono l’aria salubre delle alture di Capitello a

quella malsana della vicina Policastro. Della famiglia gentilizia resta un arco, una garitta per i militari di guardia e i resti di alcune mura del palazzo che oggi ospita una comunità di suore. Ispani e le due frazioni conservano una struttura urbana fatta di strade anguste e di case costruite l’una sull’altra per impedire gli assalti e il passaggio di truppe nemiche. Nel 1780 Ispani ricevette il titolo di "Università" dal Governo borbonico di Napoli. Con l’Unità d’Italia divenne invece comune aggregando S. Cristoforo, mentre dall’ordinamento fascista fu unito a Santa Marina, formando il comune di Policastro, la cui sede fu istituita a Capitello. Oggi è comune autonomo insieme alle due frazioni, nelle quali si dividono i suoi abitanti, che si ritrovano insieme nelle sagre tradizionali e nelle processioni al seguito dei Santi a cui sono devoti. Così avviene il 12 e 13 giugno, quando a Capitello si snoda la processione in onore di S. Antonio da Padova. C’è la “Processione del Pane” ad attirare visitatori e turisti con i fedeli che preparano e riempiono ceste di pane profumato, offerto a tutti i presenti dopo la benedizione del parroco. Il pane proteggerà per tutto l’anno dalla fame e veglierà sulla salute della comunità. A S. Cristoforo,invece, la folla corre e si raduna in piazza e nelle viuzze, per consumare l’antico rito della “Cuccìa” l’antico piatto dei prodotti della terra. E per le serate estive? Molteplici iniziative ed eventi artistici e musicali, tra i quali “ispani Jazz” ormai assurto a dimensione nazionale.

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