San Giovanni a Piro- Scario (frazione): abit. 3852; alt. m 450 s.l.m.

 

Il paese è sovrastato, come protetto, dal monte Bulgheria (il nome forse per la presenza di Bulgari nella seconda metà del ‘600 d.C.). Anche questa località vide i monaci basiliani come fondamentale impulso alla nascita di molte comunità nelle zone interne e collinari del Cilento, poiché le zone costiere non erano sicure per la malaria e le incursioni dei pirati. Tra l’VIII e il IX sec. i monaci si stanziarono in questi luoghi e, oltre a praticare la preghiera e i riti della religiosità bizantina, a costruire chiese e cenobi, talvolta monasteri, a

diffondere la loro cultura, concorsero alla creazione dei villaggi, insegnavano la coltivazione dei campi e le tecniche dei mestieri, gli interventi per le bonifiche. Furono proprio loro a costruire l’Abbadia di S.Giovanni Battista nel 990 d.C. collegata a una fortificata torre merlata per trovare rifugio agli assalti dei Saraceni tramite un percorso sotterraneo. Restano le due importanti opere. Il personaggio più eminente giunto dalla Grecia nel 1462 chiamato dal cardinale Bessarione, fu Teodoro Gaza che fece dell’Abbazia un centro di studi e cultura di cui restano “Gli Statuti”, un compendio di leggi, codici, norme e regolamenti. Una piazza e la scuola media portano il nome dell’eminente studioso. Nel 1500 il paese subì devastanti assalti dai pirati turchi come quello del 1552 del turco Dragut Rais Bassà con 123 galee, che mise a ferro e fuoco i paesi della costa e quelli sulle colline. Nell’anno 1587 l’antico Cenobio malridotto divenne patrimonio della Cappella Sistina di Roma e fu amministrato dal vescovo di Policastro, divenendo un feudo diocesano, con conseguenti soprusi e vessazioni. Nei secoli successivi conobbe il degrado. Peste, carestie, le truppe del Murat ne decretarono il declino. Il nome è di controversa origine. Piro, dal termine greco “ton-apeiron”, che significa“il nascosto”? Ab Epiro”, per ricordare il luogo dell’Epiro da cui vennero i monaci? Oppure da “piro”, ovvero da albero di pero, a causa di un grande albero di pero visto dove sorse il paese?

Ricche di storia e valore artistico alcuni edifici religiosi, come la Chiesa parrocchiale S. Pietro Apostolo, la Chiesa di S. Gaetano da Thiene, il Santuario di Pietrasanta, Il Cenobio Basiliano. Desta meraviglia La Stauroteca, una piccola croce d’oro fino, con le due facce decorate con smalti preziosi dalle straordinarie colorazioni.

Il paese è costituito dal centro abitato con esercizi e attività economiche, la frazione Bosco, dove una bella fontana con piastrelle di ceramiche dipinte da Josè Ortega ricorda la permanenza dell’illustre artista in questo luogo e dalla frazione Scario sul mare, perla del turismo a sud di Paestum, frequentato anche da personaggi noti che ne apprezzano la bellezza delle insenature lungo la costa.

 

 

 

 

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