Escursione lungo il sentiero “Santo Semino”
Lunghezza Km 6 (andata e ritorno-con possibilità di variare il percorso per ridurre o accrescere la distanza) Tempo di percorrenza h2,00
(a cura di Pietro e Marina Cifrodelli, del ristorante “La Baita” di Santa Marina)
Prodotti della terra
1) gennaio
-ulive,
-frutti spontanei di sottobosco (funghi ordinati),
-frutti spontanei di bosco (corbezzolo, mirtillo),
-verdure coltivate (scarole, finocchi, cavoli, bietole, verze)
2) febbraio
-frutti spontanei di bosco (mirtillo)
-verdure coltivate (scarole, finocchi, cavoli, bietole, verze)
3) marzo e aprile
-frutti spontanei di sottobosco (asparagi selvatici, lampascioni),
-raccolta di erbe spontanee (finocchi, cicorie, cardi, erbe lattanti),
-verdure coltivate (scarola, lattuga, cipolle, cime di rape)
4) maggio
-raccolta delle erbe spontanee (quelle citate per i mesi di marzo e aprile + “vitusa”, liana, “vitacchio” ),
-verdure coltivate (scarola, lattuga, cipolle, piselli e fave)
5) giugno
-frutti spontanei di sottobosco (fragole),
-frutta (nespole, gelsi),
-erbe spontanee (“vitusa”, liana, “vitacchio”) ,
-verdure coltivate (lattuga, bietole, cipolle, piselli, patate, fave)
6) luglio
-verdure coltivate (lattuga, bietole, carote rosse, cipolle, rucola, zucchine, cetrioli, fagioli),
-frutta (prugne di S.Pietro, fichi fioroni, nespole, gelsi)
7) agosto
-frutti spontanei di bosco (more, semi di finocchio selvatico),
-frutti spontanei di sottobosco (funghi galletti, ovuli, porcini),
-verdure coltivate (zucchine, fagioli, bietole, melanzane, peperoni, carote rosse, pomodori),
-frutta (fichi, pere, prugne, susine, albicocche)
8) settembre
-frutti spontanei di bosco (more, semi di finocchio selvatico),
-frutti spontanei di sottobosco (funghi galletti, ovuli, porcini),
-verdure coltivate (zucchine, fagioli, bietole, melanzane, peperoni, carote rosse, pomodori),
-frutta (fichi, pere, prugne, susine, uva)
9) ottobre
- frutti spontanei di sottobosco (funghi galletti, ovuli, porcini, mazze di tamburro),
-verdure coltivate (zucchine, fagioli, bietole, melanzane, peperoni, carote rosse, pomodori),
-frutta (fichi, castagni, uva)
10) novembre
-frutti spontanei di bosco (corbezzolo, sorbo),
-frutti spontanei di sottobosco (funghi galletti, chiodini, mazze di tamburro),
-verdure coltivate (zucchine, fagioli, bietole, melanzane, peperoni, carote rosse),
-frutta (cachi)
11) dicembre
-frutti spontanei di bosco (corbezzolo, mirtillo),
-frutti spontanei di sottobosco (funghi ordinati),
-verdure coltivate (scarole, finocchi, cavoli, bietole, verze),
-ulive
Attività di laboratorio
Tutti i prodotti sopra citati sono utilizzati dalla signora Marina, per elaborare piatti e ricette saporite da consumare al ritorno insieme agli ospiti. Inoltre, si preparano conserve (salse e marmellate), sottoaceto, sottolio, liquori, che gli ospiti potranno portare con sé nelle proprie sedi. Particolarmente graditi e saporiti sono i sottolio (funghi, melanzane, olive, peperoni, carote, pomodori) e i liquori (al finocchio, al limone, noci, fragole, fichi d’India). In particolare saranno fornite indicazioni sulla dieta mediterranea e sulla cucina cilentana, considerate privilegiate dai dietologi.
Gli ospiti saranno ammessi in cucina per apprendere l’arte antica della pasta fatta a mano, di cui è custode appassionata Marina: fusilli, cavatelli, ravioli, orecchiette, tagliatelle, lagane ripropongono gli antichi sapori.
Pietro, invece, organizza all’aperto lungo il sentiero, presso la cappella della Madonna del Sacro Monte, grigliate con carni varie, verdure, assaggi di salumi e formaggi.
Per i ragazzi
Si propone un articolato e ricco programma alla ricerca di piste nella boscaglia e per riconoscere le orme di cinghiali, tassi, cani, volpi, lepri, cavalli, capri, pecore, muli, asini. Per apprendere le abitudini degli animali selvatici e addomesticati, l’uso di erbe e piante (tagliamano) per ottenere il libano, funi e fibre tessili, materie prime e strumenti per i lavori del tempo passato. Si ritroveranno i luoghi e le aie per la battitura e l’essiccazione del grano, dell’avena, l’orzo, i ceci, il favino, fino ai lavori del mulino. Si percorreranno I sentieri che le antiche popolazioni costruivano e percorrevano per raggiungere i luoghi della produzione e trasformazione delle materie prime, lontani dai centri abitati, lungo gli itinerari collinari e costieri.
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